venerdì 19 aprile 2013

"Rimedi" alternativi



Noto che Grande si strofina insistentemente gli occhi. Lo guardo più attentamente e vedo che ha gli occhi arrossati e lucidi. Avrà pianto per qualcosa? Avrà qualcosa negli occhi? Umh.. no. La parte bianca dell'occhio è troppo rossa... Gli controllo l'interno delle palpebre: sono ancora più rosse ed in più sono presenti secrezioni mucose giallastre.

Sfoggiando la laurea honoris causa in "tuttologia applicata" comprendente anche "medicina pediatrica" avuta grazie ad anni di esperienza come "mamma alle prese con la quotidianità", emetto la mia diagnosi: congiuntivite! E mi prescrivo anche la cura, ovviamente puramente provvisoria in attesa di andare dal pediatra: impacchi di camomilla, che si sa ha proprietà decongestionanti e allevia il fastidioso prurito.
Così mentre faccio raffreddare la camomilla spiego a Grande cosa dobbiamo fare... Lui è molto restìo, come del resto per ogni cosa diversa dal solito, e non ha la minima intenzione di stare fermo, sdraiato, con due dischetti levatrucco imbevuti di camomilla sugli occhi... No, i dischetti levatrucco proprio non li vuole. Forse perchè è una cosa che usa solo Mamma Disorganizzata e quindi puramente femminile? Allora propongo la carta igienica... Vabbè, meglio impiegarla solamente per l'uso per cui è destinata... Fazzolettini per il naso? Tovagliolini di carta? Niente, non vuole niente..
Alla fine, parlando, capisco che il problema è soprattutto avere qualcosa sugli occhi e che non vuole farsi vedere dagli altri in questa, per lui, stranezza... Sono un pò perplessa, normalmente non ci sono mai stati problemi di pudore all'interno della famiglia, ma forse starà crescendo...
Rimango però ferma nella decisione, spiegandogli la necessità dell'operazione e il fatto che dopo si sentirà sicuramente meglio, acconsentendo comunque a non fare entrare nessun altro oltre a me nella stanza mentre effettua la delicata operazione. Grande accetta "ma niente tondini (dischetti levatrucco)", optando per i fazzolettini...
Procediamo quindi con gli impacchi, ma Grande rimane comunque poco convinto e non fa altro che chiedere "Quanto manca?" "Posso togliere?"... fino a quando gli dico che abbiamo finito e che può tornare a fare quello che stava facendo. Rilassato, più dalla fine della "tortura" che dal miglioramento agli occhi, torna a giocare...

Ora di merenda.
Grande: «Mamma oggi voglio una tazza di camomilla e i biscotti...»
Comincio a preparare, pensando che forse sta assimilando l'idea degli impacchi o forse al contrario vuole sottolineare il fatto che la camomilla è una cosa da bere e non da mettere sugli occhi...
Mentre verso l'acqua nella tazza, Grande mi interrompe: «No mamma, non così poca, voglio una tazza pienissima!»
Stupita dalla richiesta, visto che normalmente thè e camomilla vengono richiesti in piccole dosi, gli domando: «Sei sicuro? Non sarà troppa?»
Grande molto sicuro di sè: «No, me ne serve tanta... Così dopo averla bevuta tutta, dallo stomachino arriva direttamente dentro agli occhi, che guariscono, e io non devo fare i fazzolettini come prima!» con un tono della serie "la soluzione è così semplice, perchè mamma non ci hai pensato prima?"

Ma allora, la mia laurea honoris causa in "tuttologia" sarà da buttare?

2 commenti:

  1. Ne sanno una più del diavolo... ieri ho spiegato a mio figlio che non potevamo prendere l'autobus perché il numero era sbagliato e dovevamo aspettare quello giusto... ma lui mi ha spiegato che non lo prendevamo in realtà perché era brutto e lui ne voleva uno bello e...blu! E indovina? Ne è davvero arrivato uno nuovissimo, col numero giusto, e tutto blu!

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  2. Benvenuta nel mio angolino (un pò trascurato a dir la verità). Che emozione, il primo commento! Grazie grazie...

    Comunque i bimbi ci stupiscono ogni giorno, starei ad ascoltarli per ore nei loro ragionamenti così logici dal loro punto di vista...

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